Triennio 2005-2007
Nel corso dello stesso anno, abbiamo organizzato primo viaggio di volontariato che ha permesso a otto italiani di entrare in contatto con la realtà di Kinshasa e li ha impegnati in visite e attività in alcuni orfanotrofi della capitale. Da questo viaggio è nato “Giro giro Congo”, un progetto tra amici, che ha lo scopo di sensibilizzare le persone ai problemi dell’infanzia nella Repubblica Democratica del Congo.
Nel 2006 abbiamo acquistato otto ettari di terra, distribuiti nelle zone di N’djili Brasserie (periferia est di Kinshasa) e Menkao (a circa
Nello stesso periodo, è stata inaugurata la sede ufficiale dell’IRED a Kinshasa, nel quartiere di Matongé; presso tale sede l’associazione intende allestire un centro di formazione e documentazione permanente che possa raccogliere testi relativi a tematiche di agraria e orticoltura e disporre degli apparati necessari per un’idonea conduzione delle proprie attività. Il 2006 è stato anche l’anno del secondo viaggio di volontariato con sette italiani divisi in due gruppi e impegnati, rispettivamente, in attività di animazione e intrattenimento nei tre orfanotrofi e nel reperimento di materiale preliminare in vista di una ricerca antropologica e/o di un documentario sul tema dei bambini accusati di stregoneria.
Il contributo di una scuola dell’infanzia in Italia ha permesso l’iscrizione a scuola di 19 bambini dell’ orfanotrofio di Notre Dame de Saint Secours per l’anno scolastico 2006-2007
Nel 2007 abbiamo inviato a Kinshasa un secondo container contenente altro materiale da lavoro (principalmente agricolo), un furgone Fiat “Ducato”, pezzi di ricambio, 15 computer e materiale informatico vario, materiale scolastico. Abbiamo inoltre rinnovato il sostegno all’orfanotrofio di Notre Dame de Saint Secours, rivolto al proseguimento del progetto di alfabetizzazione. Nel corso del 2007 è stato organizzato il terzo viaggio di volontariato che ha focalizzato la propria attenzione sulle condizioni dei bambini dell’area periferica di Camp’Ceta permettendo, tra l’altro, di intraprendere una serie di controlli sanitari e avviare il progetto “Tolamuka” principalmente rivolto al sostegno sanitario e alimentare. Attualmente la nostra associazione, in collaborazione con il CESVI, è impegnata in un progetto per il recupero e reinserimento dei ragazzi di strada.